PERCHÉ IL CORDON BLEU SI CHIAMA COSÌ?

Il cordon bleu è un alimento sfizioso, da gustare da soli o in compagnia. La sua ricetta, originariamente composta da una cotoletta di carne impanata e ripiena di formaggio fuso e prosciutto cotto, si è trasformata negli anni fino a includere versioni più consapevoli. Ma da dove deriva l’idea di racchiudere uno scrigno cremoso in due fette di carne e panarle? Chi l’ha inventata? Il nome stesso di questo piatto è particolare e ha una lunga storia alle spalle avvolta da leggenda, nascondendo dietro alle sue lettere un significato misterioso. Scopriamo insieme per quale motivo il cordon bleu ha assunto questo nome, e qual’è la storia di questo piatto che prepariamo ancora oggi nelle nostre case.

L’etimologia del nome

Il nome cordon bleu in francese significa letteralmente ‘cordone azzurro’. Un nome peculiare per un piatto che non ha nulla di turchese e che non ricorda affatto la forma di una corda. Da cosa deriva allora questo nome? Le ipotesi sono molte, così come i racconti popolari che riguardano questo piatto. L’origine del nome e l’ideazione del cordon bleu sono avvolti dal mistero, andando ad alimentare molte leggende, però le ipotesi più probabili sulla sua vera origine sono due.

La prima riguarda il titolo del presunto creatore del cordon bleu. Secondo la storia della cucina francese, l’ideatore del cordon bleu apparteneva all’Ordine dello Spirito Santo, istituito dal Re Enrico III nel 1578, che era caratterizzato per avere come insegna un nastro blu. Il piatto avrebbe quindi acquisito per associazione il nome della caratteristica peculiare che distingueva il suo inventore. Secondo un’altra ipotesi, invece, il piatto sarebbe stato creato per celebrare il conferimento del Nastro Azzurro al transatlantico Bremen come nave più veloce, e quindi avrebbe preso il nome dall’evento.

Le due storie del cordon bleu

A prescindere da quale delle due storie si decida di credere, i dettagli curiosi non mancano in entrambe le versioni. Secondo la leggenda che lega al cordon bleu l’Ordine francese dello Spirito Santo, il suo creatore sarebbe stato il Duca Gonzaga di Nevers che, come sovrintendente delle cucine e tavole di corte, frequentava spesso il mercato per scegliere gli ingredienti migliori indossando l’insegna dell’ordine con il cordone azzurro, guadagnandosi popolarmente l’appellativo di Monsieur Cordon Bleu. La cotoletta ripiena da lui creata avrebbe preso quindi il nome dal suo soprannome popolare, che divenne tanto celebre da diventare un titolo ufficiale. Il Re Sole, infatti, istituì ufficialmente l’Ordine del Cordon Bleu per i sovrintendenti alle tavole reali alla morte del Duca.

Secondo la versione che attribuisce al cordon bleu un’origine marinaresca, invece, il suo nome sarebbe legato al record per la velocità di navigazione, raggiunto dal transatlantico Bremen nella tratta fra America ed Europa fra 1929 e 1933. Come riconoscimento di merito,venne conferita alla nave la medaglia Nastro Azzurro, e il capitano indisse una festa incaricando lo chef di bordo di creare un piatto originale per l’occasione. Vide così la luce una cotoletta di maiale ripiena di formaggio, dal nome di Bremen Cordon Bleu, che sarebbe poi stata declinata nel tempo nelle sue molte varianti. Qualunque sia la vera origine del piatto, e la vera etimologia dietro al suo curioso nome, il cordon bleu rimane uno dei piatti più prelibati e gustosi della cucina internazionale.

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